cioè..

Glitter Words

sabato 10 dicembre 2011

28-05 post partecipazione alla mia prima Ciemmona

WOW!



Era da tempo immemore che non mi divertivo cosi' tanto!

La CIEMMONA si e' rivelata una gioiosa occasione di interscambio in cui tutti, avendo una comune passione (la bici) ed un comune traguardo (liberare il piu' possibile la citta' dal traffico motorizzato) conversano volentieri con tutti in allegria ed armonia.

Lo sciame dei campanelli si e' radunato alla spicciolata all'ombra del colosseo, in attesa del segnale di partenza che sembrava volersi far attendere parecchio.

Io, da brava shopper, ho comprato 2 magliette contro il nucleare, create dal gruppo ambientalista aggregatosi alla manifastazione della CRITICAL MASS.

Una maglia nera va al mio fidanzato (se gli sta, senno' me la tengo io) e una gialla per papa', che l'ha espressamente voluta.

Gia'....papa'.... e' lui che mi ha allenata per un mese in vista di questa ultrasupermega passeggiata in bici per Roma.

Tornando al resoconto, io cercavo di nascondermi, in quento timida gregaria, ma non mi e' molto riuscito, visto che appena arrivata sono stata beccata da una cronista di RETE ORO che mi ha intervistata proprio in quanto new entry della manifestazione.

Ho balbettato qualcosa su cio' che so della Ciemmona e della CRITICAL, ma ero talmente imbarazzata che non sono sicura di essere riuscita a dire qualcosa di sensato al 100%!



Giuro: mai trovata in mezzo a tante bici in una volta sola.

Siamo partiti tutti insieme, piu' di mille campanelli che suonavano, voci che urlavano il loro entusiasmo, fischietti che andavano a tempo coi tamburi del carretto a pedali che stava in testa allo sciame.

E io in mezzo, ubriacata da tanta gioia, incredula di vedere la mia citta' cosi' sgombra persino alla Piramide Cestia, poi via via verso s.Giovanni, p.za re di Roma, l'Appia Nuova, terreni molto familiari e normalmente eternamente assediati delle auto e del loro fracasso.

NON C'ERA UN'ANIMA: erano tutti dietro di noi che spantegavano dietro i loro volanti perche' non potevano correre sull'asfalto sfruttando la forza del loro motore.

E noi giu' a macinar metro su metro spingendo pedali, frenando con le mani.

Io sudavo e faticavo parecchio, e un po' invidiavo (bonariamente) tutti quei ragazzi che andavano tranquilli senza nemmeno dar segno di una minima stanchezza, nemmeno dopo una lunga, micidiale salita.

Sono allenati, di sicuro!!

Lo saro' anche io, prima o poi: intendo continuare a far pratica perche' se la prima volta che l'ho vista in azione la Massa Critica romana mi ha stregata, ora mi ha fatta innamorare.

E la mia bici, con Lupin sul parafango posteriore e Spank che penzola ridente dal manubrio, e' una meraviglia.

La bicicletta... 4 anni che non pedalo... un'altra passione che, grazie ad un gruppo, vado a riscoprire con somma gioia.

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