cioè..

Glitter Words

domenica 4 marzo 2012

magia e pentimento

Ieri pomeriggio mio padre ha passato in AVI un filmato in videotape relativo al viaggio fatto in famiglia nel lontano 1991 (avevo... vediamo... 19 anni).
Eravamo in auto, e abbiamo fatto tutta l'adriatica alla volta della Costa Azzurra, per visitare il museo oceanografico di Cousteau, ad Antibes.

Abbiamo fatto tappa a Rimini e Riccione, ed abbiamo assistito allo show dei delfini presso il delfinario di Riccione (vedi foto) di cui conoscevo tutto: età, nomi, caratteristiche di specie.... insomma: una vera fan che per la prima volta poteva vedere da vicino i suoi idoli.
Il cuore, ricordo, mi batteva fortissimo.

Mio padre si mise d'accordo con l'addestratore per permettere a me e mia sorella di toccarne uno.
Lui, durante lo show, ci chiamo' e ci fece inginocchiare davanti alla vasca e chiamo' Pelè, la delfina piu' grande d'età del gruppo (padròn, scuola) e fu cosi' che accadde.
Io le accarezzavo il melone, stando bene attenta a non sfiorare gli occhi o lo sfiatatoio, onde evitare di passarle magari qualche batterio.
Le accarezzavo le pinne pettorali, zona cui il tatto nei delfini e' piu' sviluppato... e sentivo un grande desiderio che lei potesse capire quanto amavo (ed amo ancora) lei e la sua specie tutta.
Fu cosi' che accadde.
Lei mi SCANNERIZZO'.

Sentii un'onda di calore gradevole ed intenso,partire dal punto in cui le stavo toccando la fronte, che mi prese tutta come uno tsunami, per poi tornare a lei.
Il tempo si fermo' per un lungo attimo.
E dico "attimo" perchè nel video si vede chiaramente che il fatto si è svolto veramente in pochissimi secondi.

E poi al momento di andare via.... il delfino che saliva sul tappetone e chiamava...mia sorella che tornava indietro..i due che tentavano di interagire... chissà se anche lei ha avuto la mia stessa esperienza?
Certo è che il delfino SAPEVA di essere amato tantissimo da entrambe, come aveva forse intuito che non ci saremmo più rivisti.
Lo scrivo con la tristezza nel cuore.

Mi rendo conto che il delfinario non è un luogo felice dove i delfini possono vivere sereni, anzi... c'è una scena in cui un addestratore, per scherzare, passa SOPRA ad uno dei tursiopi sul tappeto morbido.... io all'epoca non l'avevo visto: mi sarei ribellata.

Non ero cosciente della vita che fanno i delfini in queste strutture, la fatica che fanno.
Candy, Bravo, Anay, Isa e Pelè.... probabilmente oggi non sono nemmeno più in vita, ma li ricordo con affetto sincero, e in particolare Pelè con cui ebbi quel contatto straordinario di cui non raccontai nulla nemmeno ai miei genitori, per timore di essere presa per matta.
Cio' che mi ha fatto decidere di condividere questa esperienza e' stato questo libro:


sul cui retro c'è una frase che descrive la mia stessa identica esperienza.
Un racconto bellissimo, sull'amicizia tra un delfino e un bambino border line.

Se oggi tornerei al delfinario?
Probabilmente si, ma non per assistere allo show, ma come lavoratrice o collaboratrice.
Tutto per star vicino a queste straordinarie creature che tanto hanno nel cuore.
Per star loro vicina e rendere, se posso, la loro vita in cattivita' meno dura.







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