cioè..

Glitter Words

mercoledì 31 luglio 2013

Barbie,Trilly e Hanon

Oggi sono andata a farmi i capelli in vista della partenza per le vacanze.
Era ora: avevo una testa che sembravo un esemplare di Tangela!
(per chi non conoscesse il pokèmon in questione, eccolo)


Nel negozio c'era anche la figlia di 6 anni del giovane parrucchiere: una bambina dolcissima.
Si stava annoiando da matti.
Non capisco: solo io, da piccola, in vista di star lontana da casa per un certo numero di ore, mi portavo uno zainetto con tanti giocattoli e l'occorrente per disegnare?
Bah...

Fatto sta che ho deciso di rimediare IO.
Sono tornata a casa, una volta terminato il taglio (ora si' che sto bene!) e ho preso 3 bambole dalla mia collezione: una Barbie tutta snodata, una Trilly e Hanon, che avevo comprato tempo fa in un mercatino.






Le ho vestite con degli abitini che ho fatto tempo fa' con la mitica "maglieria magica di Barbie"
e gliel'ho portate.
Lei?
Ovviamente ultrafelicissima!
Si è subito messa a giocare, ed io ora mi sento contenta, di aver dato a quei giocattoli una seconda vita in mano ad una bambina che ne avrà di certo cura.
Un giocattolo, per sua natura, dev'essere uno strumento di gioco, prima ancora di qualunque altra cosa.
Noi adulti talvolta ce ne dimentichiamo.




Nessun commento: