domenica 12 agosto 2012
giro di boa
Oggi sono 2 giorni che ho iniziato il mio percorso in discesa, giu' di poppa dopo 39 anni di
bolina.
Ho circunnavigato la boa della mia vita e mi avvio verso la prossima, mentre mi è ormai
chiaro che per quanto possa manovrare, il mare non mi sarà mai favorevole quanto sognavo
e questo, lo confesso, mi disturba.
Mi sono allenata per anni, tutti quelli che mi sono lasciata alle spalle, per presentarmi a
questa boa con un nome sul mio scafo che mi riconoscesse come donna e come
professionista e invece non ho fatto latro che arrancare dietro a un vento capriccioso
che cambiava direzione in funzione delle mie strambate.
Se non sono finita in fondo al mare con l'albero spezzato e la randa irrimediabilmente
danneggiata lo devo al mio equipaggio: la mia famiglia che da quando mi ha messa in acqua
non ha mai smesso di incitarmi e sostenermi.
Ancora adesso lo fa, e si dà da fare per indicarmi la migiore direzione da prendere per
riscendere questo vento capriccioso che sembra volere a tutti i costi camcellare le mie
possibilità di arrivare al porto con l'equipaggiamento completo e in buone condizioni.
40 anni.
Vivere da figlia a 40 anni senza un lavoro che mi dia sicurezza è maledettamente duro
per una donna orgogliosa che sognava una casa, un marito (magari) e tanti animali a cui
dare rifugio.
Io pero' non mollo: c'è tutta una poppa da discendere, tante virate da fare, sperando
di aver aperto lo spinnaker giusto.
Purtroppo il destino (oggi lo chiamano Governo) non mi pone al timone della mia vita,
ma io resisto, perchè ci sono e ci voglio essere.
Perchè SO che c'è qualche scafo, non tanto lontano dal mio, che ha fallito o che ha
sbagliato di certo la sua vela o che l'ha fatta involontariamente caramellare.
Io vado avanti verso la costa, veloce e sicura che il mio equipaggio collabora.
C'è solo da vedere ora il vento verso quale direzione soffierà, io combatto.
Il mio timone non smetterà di muoversi.
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