cioè..

Glitter Words

martedì 5 giugno 2012

addio signora Maria

Stamattina appena ho acceso il mio cellulare l'ho sentito ridere: la suoneria degli SMS.
Mi aspettavo l'ennesima pubblicità della TIM, e invece...

"Cara V., mia madre ci ha lasciato ti abbraccio forte!"
Credetemi, è stata una vera doccia fredda.

Sono scesa dal soppalco dove dormo e, fatta una carezzina frettolosa a Puffo (il mio micio, in caso qualcuno non lo sapesse) mi sono precipitata al telefono con una sensazione enorme di colpa nell'anima.
La signora Maria, che Dio l'abbia in gloria, languiva nel suo letto ormai da anni, colpita da un ictus molto pesante, a causa del quale era rimasta paralizzata alle gambe e ad un braccio, era diabetica e facile ai tristi pensieri.
Quando la conobbi constatai che c'era TUTTO il linguaggio verbale da ripristinare, e con tanta pazienza, perseveranza e dolcezza sono riuscita, in anni di lavoro, a farla quasi abituare a pronunciare frasi di due o tre elmenti.


La dolce vecchietta era molto innamorata di suo marito, anche lui tutt'altro che a posto con la salute (anzi, negli anni è decaduto molto) e affezionatissima a figli e nipoti.
Era capace di ricordare cose incredibilmente lontane nel tempo, e a tener il conto dei giorni, dei mesi, degli anni nonostante praticamente stesse sempre in quella stanzetta sdraiata nel letto, simile a un bruchino.

All'inizio di questa primavera che sta per finire, ho terminato l'ultimo ciclo di terapia, e me ne sono andata salutandola normalmente: non sapevo che non l'avrei piu' rivista.
Mi ero ripromessa tante volte di andarla a trovare, si era affezionata tantissimo a me, mi voleva bene.
Era la nonna che non ho avuto.
Ora, con quell'SMS, mi si spezza la speranza di rivederla in vita.
Da una parte sono contenta per lei, dato che si disperava di non potersi più muovere liberamente, ed era sempre piena di pensieri che la facevano soffrire, come se il cervello, offeso dall'ictus, finisse spesso del corto circuito dei dubbi e dei brutti ricordi.
Io le dicevo sempre di combattere quei pensieracci con dei pensieri uguali e contrari, pensando alla sua famiglia che le voleva tanto bene, che non era sola.
Amava recitare la preghiera alla Madonna Della Salute, cui le avevo portato in dono il santino alcuni anni fa'... e dato che era di mente semplice ma molto curiosa del mondo, io la facevo partecipe di alcuni perchè che se stuzzicassero la voglia di fare.
Ad esempio, le spiegavo spesso per qual motivo le gambe le facessero così male quando la fisioterapista le muoveva: erano i muscoli che si erano "impigriti" e che si "ribellavano" alla ripresa dell'attività.
Lei mi diceva sempre "tu mi insegni tante cose".
Cavolo.

Ora mi fa male sapere che non potò più tener fede alla promessa di andarla a salutare, e anche se andassi a Prima Porta a porre un fiore alla sua tomba nulla cambia il fatto che di nuovo mi sono lasciata sfuggire una tenera occasione semplicemente rimandandola.



Le avrei dedicato volentieri la prima puntata della mia MICIORADIO80, ma purtroppo ho scoperto che non riesco nè a sentire i suoni in cuffia, nè a trasmettere col microfono.
E intanto domattina, all'alba, Venere passerà di fronte al Sole, altro segnale che per i Maya sarebbe risultato nefasto.
Vero è che questo 2012 si sta rivelando il peggiore che, almeno io, abbia mai vissuto, e il disagio, si sa, è generale.
Una sfiga dietro l'altra condisce questi mesi di crisi economica, di perdita del lavoro, di problemi e di difficoltà di vario tipo.
E' la prima volta che desidero veramente che i 7 mesi che ci separano dal prossimo Capodanno passino in fretta: non vedo l'ora di archiviare questo periodo nero.


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